Malattia del sonno

Articolo scritto da Veronica Bufano
Malattia del sonno

Malattia del sonno: come si manifesta la tripanosomiasi africana

La malattia del sonno, conosciuta anche come tripanosomiasi africana è una patologia di carattere infettivo tipica delle aree equatoriali dell’Africa.

Causata da un parassita, la trasmissione all’uomo della malattia del sonno avviene per mezzo della puntura di mosca tse tse infetta: può colpire in maniera indistinta sia l’uomo che gli animali e da sempre, proprio la tripansomiasi africana, rappresenta una vera e propria minaccia sanitaria, al punto da posizionarsi al terzo posto tra le infezioni più severe, anticipata solo dall’AIDS e dalla diarrea in forma grave.

Per quanto possa apparire curioso, questa malattia deve il proprio nome alla relativa sintomatologia: essa infatti si manifesta mediante letargia, stato di deperimento generale, apatia, incapacità di deambulare e di alimentarsi autonomamente.

Malattia del sonno di che si tratta

La tripanosomiasi, è una forma di parassitosi la cui causa è riconducibile a due differenti specie di Trypanosoma malattia del sonno, nello specifico il Trypanosoma brucei gambiense e il Trypanosoma brucei rodhiense: entrambi i parassiti infettano l’essere umano, così come l’animale, mediante  un vettore, la mosca tse-tse che, con la sua puntura immette il parassita nel sangue, pregiudicando così l’efficienza dell’organismo. La malattia del sonno è fortunatamente presente solo nell'Africa sub-equatoriale e maggiormente diffusa nelle comunità rurali dove le frequenti problematiche e carenze sanitarie tipiche delle aree più povere non fanno altro che agevolarne l’inevitabile diffusione.

Malattia del sonno cause

Le cause che scatenano queste due malattie africane sono riconducibili, come anticipato in precedenza, al Trypanosoma brucei gambiense responsabile della tripanosomiasi cronica. Al contrario, il Trypanosoma brucei rhodiense, è responsabile della tripanosomiasi africana orientale, la quale presenta un decorso più breve, ma piuttosto violento.

In seguito alla puntura della mosca tse-tse infetta, i parassiti penetrano nel circolo sanguigno dell'organismo ospite, uomo o animale e iniziano a moltiplicarsi: per quanto l’organismo stesso sia in grado di produrre anticorpi specifici contro il Trypanosoma, una parte di tali parassiti riesce comunque a sopravvivere, proseguendo la propria riproduzione. Una volta invaso anche il sistema linfatico, i trypanosomi raggiungono rapidamente i vari distretti dell’organismo, primi tra tutti il cuore e il  sistema nervoso centrale, compromettendone di conseguenza l’efficienza e la funzionalità.

Malattia del sonno sintomi

I sintomi della tripanosomiasi sono piuttosto riconoscibili: in una prima fase detta emolinfatica, i tripanosomi si moltiplicano nei tessuti sottocutanei, nel sangue e nella linfa, comportando febbre, emicrania, gonfiore a carico dei linfonodi, prurito diffuso e dolori articolari. La sede della puntura della mosca appare gonfia e dolente dado origine a un vero e proprio nodulo duro e infiammato.

Successivamente, anche a distanza di settimane o mesi dalla puntura, la sintomatologia può peggiorare, facendosi più severa e importante: i dolori articolari e muscolari appaiono dunque più marcati e fastidiosi, accompagnati ancora una volta da febbre, indolenzimento, brividi e apatia.

Nella seconda fase, quella neurologica, i parassiti oltrepassano la barriera emato-encefalica infettando così il sistema nervoso centrale: in questo stadio tendono dunque a comparire le manifestazioni più evidenti della malattia: dal mutamento del comportamento, alla confusione e scarsa coordinazione motoria, fino ad notevoli disturbi del sonno, gli stessi che, data la rilevanza, determinano il nome stesso della malattia.

Malattia del sonno cura

La tipologia di trattamento più idonea a debellare questa malattia, può ovviamente variare in relazione alla forma della malattia e al suo relativo stadio. I farmaci per tripanosomiasi impiegati nel primo stadio della malattia del sonno appaiono più sicuri e più semplici da somministrare rispetto a quelli adottati per il secondo stadio: viene da sé che quanto prima la malattia viene identificata con tempestività, tanto più efficace può rivelarsi il trattamento. 

In linea generale durante la fase emo-linfatica vengono utilizzati farmaci quali la Pentamidina per il Trypanosoma gambiense e il Suramin per il Trypanosoma rhodiense. 

Diversamente, per quanto concerne la fase neurologica, vengono considerati trattamenti farmacologici piuttosto efficaci, il Melarsoprol raccomandato in modo particolare per trattare la forma rhodesiense, e l’Eflornitina, tuttavia efficace solo contro Trypanosoma brucei gambiense e associato al Nifurtimox.

Nel trattamento di entrambe le fasi della tripanosomiasi africana è stato recentemente introdotto anche il Fexinidazolo.

Malattia del sonno rischi

Se non debitamente diagnosticata e trattata di conseguenza l'infezione da Trypanosoma rhodiense può essere fatale entro settimane o mesi dal contagio.

Nel caso invece di infezione da Trypanosoma gambiense la malattia risulta fatale entro diversi anni dal contagio, per quanto negli ultimi anni siano stati segnalati casi di portatori sani.

Come prevenire la malattia del sonno

Qualora si decidesse di viaggiare in una delle zone africane ove la malattia risulta endemica, è fondamentale proteggersi dalle mosche tse-tse, utilizzando preferibilmente indumenti a maniche lunghe e pantaloni che possano coprire integralmente le caviglie. È altresì caldamente consigliato l’utilizzo di repellenti per insetti, seppur di norma presentino un’efficacia limitata contro le mosca tse tse.


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